Prima che finisce questo mese di novembre,voglio mettere un altra ricetta,tra una cosa e l’altra il tempo vola. È mia abitudine vista la mia carenza di ferro cuocere un bel pentolone di legumi almeno una volta a settimana e questa passata è toccata ai ceci ricchissimi di ferro,dopo averne fatto un minestrone,una vellutata,ne ho messo anche due bei mestoli nella pasta con le canocchie ed è venuto un buonissimo piatto da rifare. LINGUINE CON CECI E CANOCCHIE Naturalmente le canocchie devono essere freschissime,io ho provato mille volte da cotte e da crude a togliere la polpa ma non ci sono mai riuscita,allora ci ho rinunciato le incido dalla testa alla coda solo sopra e ne prendo tutto il succo e al massimo un po di polpa dopo cotte,bisogna stare molto attenti anche a succhiare la testa perché sono taglientissime,ma il sapore ne vale la pena,non per niente vengono chiamate le aragoste dei poveri. Poi ho usato dei buonissimi datterini campani in barattolo di vetro. Due mestoli di ceci cotti di cui uno frullato, Aglio olio peperoncino,vino bianco,prezzemolo e linguine.
Ho messo aglio olio e peperoncino in padella una volta rosolato l'aglio toglierlo e aggiungere le canocchie giusto un paio di minuti sopra e sotto una spruzzatina di vino bianco a fuoco vivace,i datterini altri 5/6 m' aggiungere la passatina di ceci e quelli interi,cuocere la pasta e un minuto prima della cottura togliere le canocchie dal sugo per amalgamare bene la pasta una spolveratina di prezzemolo ed è pronto.
In questi giorni gli orti del mio paese sono pieni di foglie di rape che poi faranno le cime,vengono seminate subito dopo aver raccolto le patate,le rape quarantine,sessantine e novantine,per la primavera.Nello stesso tempo nei campi sono spuntate le prime erbe spontanee tenere,un po in ritardo vista la siccità di quest'anno,tarassaco,cicorielle.Una volta venivano usate queste per le “FOGLIE E PATANE” mentre ora si usano le foglie tenere delle prime rape,un piatto tipico del mio paese e un po di tutta l’Irpinia.Un piatto molto semplice ma saporito come dico sempre la cosa importante sono le materie prime. È capitato più volte di aver postato la ricetta sul blog ma stavolta ci ho aggiunto una conserva a crema che ho fatto un paio di settimane fa e che ci sta come il cacio sui maccheroni a mio parere.Per la conserva ho usato i peperoncini piccantissimi dell’orto,e peperoni tondi rossi, Dopo averli lavati,puliti dei semi,fatti a pezzi rigorosamente con i guanti,si sbollentano in metà e metà aceto bianco e acqua e sale per circa 1m’ si scolano si lasciano raffreddare,e ben scolare poi con il mix fare una crema o anche con un passatutto e lasciarlo un po granuloso,farlo asciugare dall’acqua di cottura ancora e versare nei vasetti che prima sono stati sterilizzati e un po' di olio evo fatto scorrere per le pareti,io per sicurezza(senza riempirli troppo) e ancora coperti con olio e chiusi bene li ho fatti bollire ancora circa 20 minuti per sterilizzarli bene,in una pentola con canovaccio. Questa crema l’ho usata mischiata nelle foglie e patate ma volendo si può aggiungere a tanti piatti a chi ama il piccante perché è piccantissima,una volta aperta conservare in frigo. Per le FOGLIE E PATATE Sbollentare le foglie Cuocere le patate e farne un purè In una padella con aglio olio e peperoncino (io in questo caso senza peperoncino perché ho messo la crema dopo) Saltare le foglie tagliate un poco togliere gli spicchi di aglio e aggiungere il purè di patate salare se ce ne fosse bisogno, girare e rigirare finché si amalgamano,(volendo all'aglio e olio soffriggere dei pezzetti di pane raffermo,).
I MIEI GATTINI E LE PIANTE CHE ORA SONO ROVINATE PER IL GELO
Non so che bacche sono ma ho fatto questa foto in un giardino della germania bellissimo
OGGI 23 NOVEMBRE
Oggi 23 novembre sono passati 27 anni dal terremoto in Irpinia e visto che io sono una sopravvissuta avevo solo 14 anni ho voluto scrivere queste due parole anche per ricordare tutte quelle persone che non ci sono più e tutte quelle persone che ci hanno dato ogni tipo di aiuto non li dimenticherò mai nè dimenticherò il dolore di quei giorni.
uccellini
Non sono teneri questi uccellini che si riparano sotto il melo per la forte pioggia e vento?
AZAD IL MIO CAGNOLONE COCCOLONE
ANCORA AZAD
AZAD IL MIO CANE ANCORA CUCCIOLO
Ci ho messo un pò di tempo ma ecco vi presento il mio dolcissimo AZAD lui è un trovatello che si è innamorato di mio marito e la stessa cosa è capitato a lui anche se stavamo ancora soffrendo per la perdita dell'altro nostro cane un terranova meraviglioso che era morto in tre giorni di sofferenza per lui sopratutto ma anche per noi che dopo tre anni ancora non cela siamo sentiti di prendere un altro cane ma Azad è stato contagioso di una simpatia unica e così nel giro di cinque minuti era tra le nstre braccia e poi a casa.